La cybersecurity è un campo vasto, ma si divide in due aree distinte con priorità e sfide molto diverse: la IT Security (Information Technology Security) e la OT Security (Operational Technology Security). Anche se potrebbero sembrare simili, le loro differenze sono cruciali, specialmente se consideriamo cosa mirano a proteggere.

IT Security: Proteggere Dati, Non Processi

Quando parliamo di IT Security, pensiamo spesso a firewall, antivirus e alla protezione dei nostri dati personali. Ed è proprio così. L’obiettivo principale della IT Security è garantire la ben nota CIA triad:

  • Confidenzialità: Significa assicurarsi che solo le persone autorizzate possano vedere le informazioni sensibili, come i dati dei clienti, i registri finanziari o i segreti aziendali.
  • Intregrità: Riguarda la garanzia che i dati siano accurati e che non siano stati alterati o manomessi senza permesso. Dati scorretti possono portare a decisioni sbagliate e danni significativi.
  • Disponibilità: Assicura che gli utenti autorizzati possano accedere ai dati e ai sistemi ogni volta che ne hanno bisogno.

In un attacco IT, l’obiettivo principale di un hacker è spesso compromettere la confidenzialità (rubando dati) o l’intregrità (alterando i dati). A volte, mirano anche alla disponibilità (come con un attacco DDoS che mette fuori uso i sistemi). Il focus qui è sui dati in sé.

OT Security: La Disponibilità È Sovrana

Ora, spostiamoci sulla OT Security. Qui lo scenario cambia radicalmente. L’Operational Technology si occupa dei sistemi che monitorano e controllano i processi fisici. Pensate alla tecnologia nelle centrali elettriche, nelle fabbriche, negli impianti di trattamento delle acque o nei sistemi di trasporto - cose come SCADA, DCS e PLC. Questi sono i sistemi che fanno accadere le cose nel mondo reale.

In OT, la priorità della triade CIA si inverte drasticamente:

  • Disponibilità: Questo è l’obiettivo più critico in OT. Se un sistema OT si ferma, le conseguenze possono essere catastrofiche: esplosioni, blackout estesi, interruzioni di servizi essenziali, danni ambientali e persino la perdita di vite umane. La paura più grande è che un intero impianto o sistema smetta di funzionare.
  • Intregrità: Anche l’intregrità dei comandi e dei dati che controllano i processi fisici è vitale. Un comando errato inviato a una valvola o a un motore potrebbe causare gravi malfunzionamenti.
  • Confidenzialità: Sebbene sia importante proteggere la proprietà intellettuale e le configurazioni del sistema, la confidenzialità è solitamente meno critica rispetto alla disponibilità e all’intregrità in scenari di attacco urgenti. Rubare la planimetria di un impianto, per esempio, è meno grave che bloccare l’intero impianto.

In un attacco OT, l’obiettivo principale è quasi sempre compromettere la disponibilità del sistema, spesso alterandone l’intregrità per causare guasti o malfunzionamenti. Pensate ad attacchi come Stuxnet, che mirava a distruggere le centrifughe iraniane, o quelli che hanno causato interruzioni di corrente in Ucraina.

Per Riassumere:

  • IT Security: Si concentra sulla protezione della confidenzialità e intregrità dei dati (con disponibilità dei sistemi come obiettivo secondario).
  • OT Security: Si concentra sulla garanzia della disponibilità e intregrità dei processi fisici (con la confidenzialità dei dati come preoccupazione secondaria).

Capire questa differenza chiave è essenziale per costruire strategie di cybersecurity efficaci. Semplicemente applicare i metodi della IT Security agli ambienti OT non funzionerà, perché le priorità, le tecnologie e le potenziali conseguenze degli attacchi sono fondamentalmente diverse. Mettere in sicurezza i sistemi industriali richiede un approccio distinto, dove il rischio di “fermo macchina” o “danno fisico” supera di gran lunga il mero rischio di perdere dati.